Presentata al Consiglio Comunale del 29 agosto 2007
Oggetto: Interrogazione sul possibile ingresso di Barberino Val d’Elsa nel Consorzio di Bonifica delle Colline del Chianti
Appreso da fonti attendibili che dal 2008 il territorio del Comune di Barberino Val d’Elsa, finora interessato marginalmente, sarà ricompreso interamente nell’area di intervento del Consorzio di Bonifica delle Colline del Chianti
Ritenuto che tale ipotesi, vista l’assoluta inefficacia degli interventi del suddetto consorzio e la sostanziale non realizzazione dei piani di bonifica che al più rimangono lettera morta, sia estremamente inutile e dannosa per il nostro territorio e i nostri cittadini, che saranno costretti ad essere assoggettati al tributo di bonifica con il solo presupposto del possesso di un immobile
Verificato inoltre che, nei comuni già da tempo assoggettati a questo tributo, siano fioccati ricorsi alla Commissione Tributaria Provinciale
SI CHIEDE
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se corrisponda a verità la notizia per cui dal 2008 il territorio del Comune di Barberino Val d’Elsa sarà ricompreso interamente nell’area di intervento del CBCC
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in caso di risposta affermativa al punto 1., quale è stata la posizione del Sindaco di Barberino Val d’Elsa a riguardo e cioè se si è opposto (e in quali forme) o se ha abbracciato favorevolmente la proposta
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in caso di risposta affermativa al punto 1., per quale motivo non è stato ancora interessato né informato il Consiglio Comunale
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anche in caso di risposta negativa al punto 1., quale sia la posizione del Sindaco di Barberino Val d’Elsa sull’attività di questi consorzi di bonifica e sul relativo tributo che serve per tenerli in funzione e da molti considerato iniquo
Si richiede una risposta durante la prossima seduta del Consiglio Comunale
ECCO LA RISPOSTA DELL'AMMINISTRAZIONE E IL NOSTRO COMMENTO
Ancora una volta una questione così importante e che tocca da vicino tutti i cittadini è stata portata all’attenzione del Consiglio Comunale solo grazie alla nostra interrogazione alla quale ha risposto l’Assessore al Bilancio Antonella Secci.
Più che una risposta è stato un comunicato. L’Assessore si è infatti limitato a comunicare che sì, è vero, Barberino entrerà a far parte del Consorzio di Bonifica delle Colline del Chianti e che tutti i proprietari di immobili o terreni saranno chiamati a pagare un tributo al Consorzio. Ha illustrato tutte le leggi e le norme in base alle quali esistono i Consorzi di bonifica e ha precisato che i loro interventi, anche se non si vedono direttamente, portano dei benefici alla collettività in caso di alluvioni o esondazioni di fiumi e torrenti. A parte il fatto che chiunque se ne vada un po’ in giro nelle nostre campagne può rendersi conto di quale sia la situazione generale della regimentazione delle acque e lo stato di fossi e torrenti, se si esamina più da vicino l’attività del Consorzio di Bonifica delle colline del Chianti e di altri consorzi simili si vede che i soldi che questi incassano dai cittadini bastano appena a mantenere in piedi la struttura gestionale e a redigere magnifici piani di bonifica che poi non possono essere realizzati per mancanza di fondi. Su queste basi le Commissioni Tributarie Provinciali hanno accolto molti ricorsi di cittadini stanchi di pagare un tributo a uno di quelli che, se non ricordiamo male, qualche anno fa erano stati definiti “enti inutili da sopprimere”.
Ma l’ineffabile Assessore ha saputo trovare un lato positivo in tutto questo. Ha orgogliosamente precisato che sarebbe stato possibile costituire un nuovo consorzio (con tutto quello che ne consegue: Presidente, Consiglio di Amministrazione, ecc. ecc.), ma nell’ottica di “ridurre i costi della politica” (testuali parole) si è preferito aderire ad uno già esistente ! Insomma, alla fine i cittadini di Barberino dovranno pure ringraziarlo !
Davvero in questa risposta c’è tutta la profondità della distanza che ormai separa questi amministratori/politici dai cittadini.
Presentata al Consiglio Comunale del 29 agosto 2007
Oggetto: Interrogazione sulle recenti gravi disfunzioni dell’acquedotto comunale
Preso atto degli innumerevoli disagi causati in questi ultimi mesi alla popolazione da gravi disfunzioni dell’acquedotto comunale
Verificato che le continue mancanze di erogazione di acqua in diverse frazioni e nel capoluogo erano dovute a rotture, perdite e altre inefficienze della rete idrica e non alla carenza di acqua
Verificato inoltre l’inefficacia di Publiacqua S.p.A. e dell’Amministrazione Comunale nel dare preventiva informazione e pronta risposta ai gravi disagi verificatisi, al punto che si è assistito a veementi proteste da parte della popolazione
Preso atto poi che i sindaci dell’ATO3 (in cui è ricompreso il nostro comune) hanno approvato un incremento del 10% delle tariffe del servizio idrico, a fronte di una riduzione del fatturato di Publiacqua S.p.A., una vera e propria beffa per i cittadini che dopo aver risparmiato acqua si trovano a fronteggiare un conguaglio tariffario in vigore già retroattivamente dall’inizio del 2007
Appreso infine che nel mese di giugno il sindaco Semplici, senza alcuna preventiva informazione e/o consultazione del Consiglio Comunale, ha sottoscritto un protocollo d’intesa dove si impegna per l’acquisizione da parte del Comune di Barberino Val d’Elsa di una partecipazione azionaria in Publiacqua S.p.A.
SI CHIEDE
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a quali cause tecniche sono imputabili le gravi disfuzioni e le interruzioni nell’erogazioni dell’acqua verificatesi di recente
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per quale motivo Publiacqua S.p.A. non ha realizzato nel nostro Comune gli interventi di manutenzione straordinaria e di potenziamento della rete idrica previsti nel Piano degli Investimenti concordato con le Amministrazione Comunali
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per quale motivo Publiacqua S.p.A. non ha realizzato in particolare il rifacimento dell’acquedotto di Marcialla previsto nel 2005 unitamente alla realizzazione della fognatura di collegamento con il depuratore Tavarnelle, anch’essa non realizzata
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perché l’Amministrazione Comunale non ha vigilato sul rispetto da parte di Publiacqua S.p.A. degli impegni assunti in termini di investimenti da realizzare
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per quali motivi Publiacqua S.p.A. e il Comune di Barberino Val d’Elsa non hanno approntato un servizio di informazione tempestiva e preventiva dei disagi e delle carenze idriche, analogamente a quanto fu fatto efficacemente durante la siccità dell’estate – autunno del 2003
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per quale motivo il Sindaco di Barberino Val d’Elsa ha approvato l’incremento delle tariffe del servizio idrico integrato deliberato dall’assemblea dell’ATO3
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come giustifica in particolare l’incremento tariffario con il contestuale successo delle campagne tese al risparmio della risorsa idrica
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per quale motivo il Sindaco di Barberino Val d’Elsa non ha consultato né informato il Consiglio Comunale prima di impegnarsi a sottoscrivere una partecipazione azionaria del Comune in Publiacqua S.p.A.
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quali vantaggi il Sindaco di Barberino Val d’Elsa ipotizza di trarre da questa partecipazione, una volta verificato che la quota da acquisire non risulta sufficiente neppure per poter nominare un consigliere di amministrazione
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se il Sindaco conosca la reale situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Publiacqua S.p.A., elementi a nostro avviso fondamentali prima di procedere all’acquisizione di una partecipazione azionaria; in caso di risposta positiva a questa domanda si richiede una breve relazione illustrativa.
Si richiede una risposta durante la prossima seduta del Consiglio Comunale
ECCO LA RISPOSTA DELL'AMMINISTRAZIONE E IL NOSTRO COMMENTO
Grazie a questa interrogazione il Sindaco è stato costretto a portare in Consiglio Comunale un argomento di cui si è molto dibattuto in queste settimane ma sempre nel silenzio dell’Amministrazione.
Sulle cause tecniche delle continue interruzioni il Sindaco si è limitato a leggere la relazione tecnica inviatagli da Publiacqua sui problemi verificatisi di recente a Marcialla e che comunque evidenzia come tali problemi siano dovuti a carenze della rete di distribuzione e delle relative infrastrutture come sottolineato già nella nostra interrogazione.
In particolare, per quanto riguarda Marcialla, il Sindaco ha ammesso che il rifacimento della conduttura di adduzione inizialmente previsto nel Piano di Publiacqua e da realizzarsi in contemporanea alla costruzione del collettore fognario di collegamento con il depuratore di Tavarnelle non è stata fatta vista la volontà dell’Amministrazione di realizzare un impianto di fitodepurazione che non richiede più il collegamento di Marcialla al depuratore di Tavarnelle. Tuttavia, a seguito di questa scelta non è stata stabilita alcuna soluzione alternativa per l’acquedotto di Marcialla.
Riguardo agli investimenti previsti e non realizzati da Publiacqua, il Sindaco ha elencato una serie di interventi per lo più di manutenzione ordinaria o straordinaria dovuta ai cedimenti della rete cercando di farli passare per “opere” realizzate dal gestore. Inoltre ha sottolineato il fatto che Publiacqua ha realizzato interventi di carattere generale, come il collegamento di San Casciano alla cosiddetta “autostrada dell’acqua”, i cui benefici dovrebbero ricadere anche sul nostro Comune. A parte il fatto che questo collegamento era già previsto nel 2003, cosa si vuole dire con questa affermazione? Forse che l’Amministrazione di Barberino ha deliberatamente rinunciato ad opere previste nel proprio territorio per consentire a Publiacqua di farne altre? Sappiamo infatti che il nodo del problema è la gravissima situazione economica e finanziaria in cui si trova Publiacqua che le impedisce di realizzare tutte le opere previste. D’altra parte, lo stesso Sindaco, nel descrivere le cause che hanno portato alle continue interruzioni delle ultime settimane, ammette che ci sono problemi di depositi insufficienti, di impianti di potabilizzazione vetusti, di tubazioni inadeguate, e così via. Quindi conferma che il problema non è la carenza di acqua ma il mancato ammodernamento della rete.
Infatti, di tutto quello che era previsto nel Piano di investimenti concordato con Publiacqua al momento della concessione del servizio è stato realizzato pochissimo e quindi ora l’acquedotto mostra tutti i suoi limiti. Anziché chiedersi perché il gestore non ha realizzato le opere previste, la Giunta riparte da capo: si incontra con i tecnici di Publiacqua e stabilisce un nuovo piano di interventi da realizzare che poi sono gli stessi già previsti in precedenza.
Il Sindaco ha poi ammesso che l’Assemblea dell’ATO 3 di cui il nostro Comune fa parte, ha deliberato all’unanimità (quindi anche con il voto favorevole del Sindaco Semplici) l’aumento delle tariffe dell’acqua di circa il 10 % con effetto retroattivo dall’inizio del 2007. Singolari e molto discutibili sono le motivazioni di tale aumento che il Sindaco ha difeso con pedanteria: poiché Publiacqua fattura meno acqua del previsto a fronte di costi di gestione invariati è necessario aumentare le tariffe. Il nostro Sindaco e i suoi colleghi dell’Assemblea dell’ATO 3 non si sono chiesti piuttosto se Publiacqua è gestita in maniera efficiente? Tutti i cittadini di Barberino hanno sperimentato gli errori e le carenze nell’emissione delle varie bollette, la scarsa qualità del servizio fornito dal numero verde, la lentezza con cui la società provvede a riparare i guasti (ci sono perdite ormai “storiche”) e l’inesistenza di un servizio di pronta informazione per gli utenti in caso di interruzione dell’erogazione dell’acqua. Tutto questo dovrebbe far venire almeno dei dubbi su come è gestita Publiacqua e sulle capacità dei suoi amministratori. Invece la fiducia del nostro Sindaco in questa azienda è tale che ha deciso di diventarne socio acquistando azioni per circa 16.000 Euro ! E’ talmente sicuro di questa scelta che ha già firmato un protocollo di intesa con l’Azienda e insieme agli altri comuni del Chianti (naturalmente primo fra tutti quello di Tavarnelle…) in vista di questo acquisto di azioni. E nonostante questa materia sia di competenza del Consiglio Comunale la Giunta non ha ritenuto di informarlo e sentirlo preventivamente. Ci sembra un pericoloso svilimento delle funzioni e del ruolo del Consiglio Comunale sul quale speriamo che anche i colleghi della maggioranza si vorranno esprimere quando questa questione arriverà in Consiglio.