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A006 domenica 22 dicembre 2024
Scalo Merci Loc. La Zambra Riduci

Ormai il progetto per la realizzazione di uno scalo merci in Loc. Zambra sembra acquistare una sempre maggiore consistenza. Tra smentite, accordi per realizzarlo in loc. Monteriggioni, poi nuove smentite per indicare nuovamente il nostro comune come sede maggiormente gradita , ecco il nostro punto di vista sulla vicenda e sulla situazione attuale

 

IPOTESI DI SCALO MERCI

 

Siamo sempre stati contrari all'ipotesi di uno scalo merci alla Zambra, le ragioni sono molteplici ma le principali si possono riassumere nell'aggravio di traffico di mezzi pesanti che inevitabilmente ricadrebbe sull’ area interessata aumentando i già notevoli problemi di sicurezza nella circolazione, nel fatto che tale area è sicuramente una delle più fragili del nostro comune in materia di equilibri ambientali ed anche nel fatto che ad oggi non esistono dati certi che garantiscono benefici per le aziende del luogo derivanti dalla costruzione di tale scalo.

Inoltre la realizzazione di uno scalo merci non significa solo qualche rotaia in più. Significa avere piazzali di carico e scarico, depositi merci, nuova viabilità di acesso, insomma una nuova e probabilmente catastrofica cementificazione che stravolgerà l’intera area.

L' “Unione per Barberino” ha respinto, in uno degli ultimi consigli comunali, la mozione presentata da Obiettivo Comune, in cui veniva richiesto di assumere una posizione decisamente contraria alla costruzione dello scalo merci .

Tale posizione è apparsa singolare in quanto sia il sindaco Semplici che l'Assessore Mazzocchi nel precedente consiglio, svoltosi presso il teatro Regina Margherita di Marcialla, avevano espresso una posizione decisamente contraria allo scalo e piuttosto in linea con quanto richiesto nella mozione di Obiettivo Comune , unica nota discorde L'assessore Becattelli il quale aveva espresso come sua abitudine una posizione più possibilista , insomma il classico “ni”.

 

 Repentino cambio di rotta.

Il cambio di rotta appare singolare,cosi come il brusco ripensamento intervenuto in pochi giorni all'interno della giunta Semplici. E’ difficile spiegarlo  a meno che non consideriamo che l'ipotesi dello scalo merci in loc. la Zambra è molto ben vista sia da parte della Provincia di Siena che dal Comune di Poggibonsi i quali risolverebbero  così i loro problemi, ovvero  il dover costruire lo scalo merci in Loc Badesse o a Castellina Scalo per la prima ( a seguire potrete leggere la presa di posizione decisamente contraria assunta da tutto il consiglio comunale di Monteriggioni sull’ipotesi di uno scalo merci da realizzarsi a Castellina Scalo) e avere uno scalo merci vicino per il secondo, scaricandone però tutti i problemi derivanti , in termini ambientali e sociali, sul territorio del nostro comune

Se consideriamo gli interessi comuni sia della provincia di Siena che del Comune di Poggibonsi appare chiaro il “nì” del Becattelli ,uomo che per storia politica è stato  sempre molto vicino alle due istituzioni,  e deve essere riconsiderata la sua influenza sulle decisioni della giunta Semplici, visto il repentino cambio di rotta.

 

Incontri e dibattiti 

Certamente, come abbiamo visto, l'ipotesi dello scalo merci alla Zambra è molto  gradita alle due istituzioni, Poggibonsi e Provincia di Siena. .( a tal proposito è singolare quanto si afferma nel comunicato del Consiglio Comunale di Monteriggioni e cioè che il PTC della Provincia di Siena prevedeva già la realizzazione in loc. la ambra dello Scalo Merci)

 

Sappiamo che ci sono stati  nei mesi trascorsi   incontri e dibattiti  sulla materia presso il Teatro Politeama a Poggibonsi ai quali erano presenti tutte le amministrazioni della Val d'Elsa eccetto, guarda caso, Barberino.

Come non pensare che le scelte sul nostro territorio siano state fatte altrove e che, come al solito, i Ds  di Barberino e la maggioranza che ne è espressione si siano affrettati a , diciamo, recepirle.

 

Ecos e scalo merci.

 

Se ritorniamo allo scalo merci , qualcuno ha sostenuto che tale scalo potrebbe servire soprattutto alla Ecos.

Ecco questa è certamente una preoccupazione aggiuntiva. Le vicende legate a tale azienda sono ormai ben note e la preoccupazione dei cittadini circa questa attività è reale e sentita, è indubbio che lo scalo merci potrebbe rappresentare, vista la vicinanza con tale azienda, un ulteriore canale per far affluire rifiuti pericolosi sia dall' Italia che dall'estero.

 

 Cosa proponiamo

Al di là delle problematiche legate alla ditta ECOS abbiamo comunque l'impressione che la decisione sulla costruzione di tale scalo sia stata presa altrove e che l’attuale maggioranza non abbia assolutamente la determinazione e la volontà necessaria per opporsi.

Riteniamo inoltre che la costruzione di tale scalo non risolverà, contrariamente a quanto sostenuto in alcuni ambienti, la crisi strutturale in cui versano alcuni dei nostri settori produttivi, le cause sono ben al di là della tipologia di trasporto delle merci usata. Semmai vanno ricercate nella mancata  attuazione di politiche di sviluppo da parte delle Amministrazioni locali.

Le zone industriali sono sempre state viste nell'ottica di una buona fonte di introiti per le casse comunali  e in tale contesto sono state sempre incentivate ad espandersi senza preoccuparsi delle imprese che si insediavano, del  loro futuro in termini di capacità di restare sul mercato, delle ricadute in termini di sostenibilità, ne sono mai state attuate reali politiche di sostegno alle imprese.

 

Il risultato è che le amministrazioni locali intervengono solo quando le crisi sono ormai ad un punto critico.

Invece che motore dello sviluppo finiscono per svolgere solo il ruolo del medico al capezzale del moribondo.

La soluzione alternativa allo scalo merci? Un serio ripensamento sulle politiche del territorio e sulle sue reali possibilità di sviluppo e sulle direzioni in cui incanalarlo, nonché lo studio di incentivi a sostegno delle imprese e al loro modo di porsi sul mercato.

 

Certo realizzare ciò non è facile, ma occorre spostare diametralmente il punto di vista. Noi avevamo incominciato faticosamente a farlo nella precedente legislatura, devo dire che tale sforzo non è stato capito, soprattutto da parte degli industriali.

Difficile dire se per un nostro difetto di comunicazione o per uno loro nel recepire nuove politiche. Però noi crediamo fortemente che questa sia la strategia e la strada da percorrere.

Bisogna avere anche il coraggio di ripensare lo sviluppo economico del territorio se vogliamo avere strumenti reali per affrontare il futuro e i cambiamenti.

 Introdurre Politiche diversificate per trovare nuovi sbocchi e indirizzi allo sviluppo e politiche a sostegno delle imprese in ambito locale, non  un ingombrante  e probabilmente inutile scalo merci.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco Come l'Attuale amministrazione si relaziona con la possibilità di creare uno scalo merci in loc. La Zambra, gli articoli sono apparsi sulla Nazione e proprio stamattina 09.05.2006 il Sindaco Semplici ha ribadito il suo assenso in un articolino apparso sulla cronaca locale.

 

 

Il Comune ci ripensa «Non siamo contrari allo scalo merci»

 


Ci ripensa. Il Comune di Barberino dopo il no apre alla possibilità di realizzare uno scalo merci ferroviario alla Zambra, di fatto all'interno di quell'area che comprende la zona industriale delle Grillaie e quelle di San Gimignano e Poggibonsi. Martedì sera il consiglio comunale ha, bocciato la mozione presentata da Obiettivo Comune che chiedeva di escludere ogni possibilità di realizzare uno scalo merci alla Zambra. Così il sindaco Maurizio Semplici spiega la nuova posizione: «Non siamo pregiudizialmente contrari a prendere in considerazione l'ipotesi di realizzare sul nostro territorio uno scalo merci ferroviario. Non vogliamo un interporto, però le scelte di governo del territorio non si possono fermare ai no. Non si governa un territorio con i no. A nostro parere deve essere realizzato uno studio approfondito per valutare i costi e i benefici di uno scalo ferroviario di piccole dimensioni, a servizio delle aziende della zona, e affiancato ad un'altra serie di piccoli scali nelle zone industriali lungo l'asta dell'Elsa. Un'idea questa che si collega agli orientamenti della Regione, che pur confermando la scelta dell'interporto alla Badesse (nel Comune di Monteriggioni), incoraggia soluzioni di questo tipo per favorire l'interconnessione fra rotaia e gomma». Realizzare uno scalo ferroviario sarebbe una soluzione per i problemi di traffico della zona, in particolare quello lungo la strada regionale "429" fatto prevalentemente di mezzi pesanti. «Mediamente – continua Semplici – le sole aziende legate all'indotto dei camper e alla produzione di macchine per l'edilizia muovono da 13mila a 15mila autotreni all'anno. Riuscire a dirottare quote importanti di questo traffico su rotaia significherebbe ottenere un importante beneficio ambientale e accrescere la sicurezza delle strade». «Siamo invece contrari al fatto che – conclude – lo scalo merci della Zambra dovesse essere inquadrato come l'unico su cui far gravitare tutte le necessità di trasporto su rotaia dell'area più vasta, allora diventerebbe un catalizzatore per tutto il sistema produttivo che va da Siena a Poggibonsi fino a Certaldo, attirando quindi sul nostro territorio un volume di traffico su gomma molto superiore a quello attuale e che non siamo disposti ad accettare».
Lo scalo merci della Zambra si inserirebbe nel quadro di potenziamento delle infrastrutture già in atto. La nuova "429" è stata appaltata e si aspetta il progetto esecutivo e l'inizio dei lavori, mentre è in corso il raddoppio della tratta ferroviaria.

 

 

Barberino Val d’Elsa  dalla Nazione del  30.04.2006

Arriva la ratifica dell’accordo

SI ALLO SCALO MERCI FERROVIARIO ALLA ZAMBRA

Ipotesi confermata quello dello scalo merci ferroviario da realizzare alla Zambra a Barberino Val d’Elsa. La possibilità per la Zambra di diventare il punto di riferimento della mobilità su rotaia per le merci di tutta la vald’elsa arriva dopo la ratifica dell’accordo che vede, come soluzione temporanea, la riapertura dello scalo merci di Castellina scalo, in Provincia di Siena. Con la soluzione Castellina Scalo a tramontare definitivamente è invece l’ipotesi Badesse dove coesistono difficoltà legate alla fattibilità tecnico finanziarie dell’Ente ferrovie.

L’uso dello scalo merci ferroviario diventa un valido mezzo per limitare il traffico su gomma in una zona dove si trovano aziende di grande rilevanza economica, quelle della camper Valley e altre imprese che se utilizzassero la rotaia per trasportre le materie prime e prodotti della loro lavorazione , si ridurrebbe notevolmente la quantità di mezzi pesanti che ogni anno attraversa la val d’elsa

 

Ecco invece la presa di posizione del Consiglio Comunale di Monteriggioni, Consiglio che pur essendo espressione della stessa parte politica ha molto più a cuore l'interesse del proprio territorio e dei suoi cittadini.

Monteriggioni

il Consiglio Comunale dice no allo scalo merci a Castellina Scalo

Monteriggioni si interroga sul futuro dello scalo merci ferroviario. E dice no all'ipotesi di scalo a Castellina. Ora che la scelta di uno scalo merci a Barberino Val d'Elsa, presso La Zambra nella zona industriale lungo la statale 429, viene messa in discussione si torna a parlare del paese nel comune di Monteriggioni. Una eventualità che preoccupa l'amministrazione comunale. La decisione, infatti, può mettere in serie difficoltà le scelte urbanistiche finalizzate al recupero dell'area industriale e alla riqualificazione del centro abitato. Le perplessità dell'amministrazione comunale sono state espresse nel consiglio comunale del 20 luglio scorso dal sindaco Paolo Caprini. Una risposta può arrivare dalla zona delle Badesse. «Qui - spiega il sindaco Casprini - la domanda di traffico ferroviario è in crescita per la sempre maggiore presenza di industrie. Anche la viabilità ha minori preoccupazioni per la vicinanza con la superstrada. Non dimentichiamo inoltre la presenza di una infrastruttura costosissima realizzata e mai utilizzata dalle Ferrovie. Si può effettuare uno studio di fattibilità al fine di poter utilizzare Badesse come scalo merci ferroviario del nord della provincia». Lo scalo merci a La Zambra, già prevista anche dal PTC, Piano di Coordinamento Territoriale, della Provincia di Siena, sembrava rappresentare la soluzione ottimale per soddisfare tutte le esigenze, anche di viabilità dopo che sarà aperto lo svincolo di Drove. La Zambra avrebbe permesso al nord della provincia di avere il proprio scalo e a Poggibonsi di disfarsi di un pesante ingombro.

         



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