10 maggio 2005
La maggioranza respinge la mozione presentata da Obiettivo Comune per l’allargamento del ponte di Via Galilei considerandola una strumentalizzazione politica.
Ripercorriamo i punti salienti della vicenda: il cavalcaferrovia di Via Galilei costruito dalle Ferrovie non è transitabile al traffico pesante e presenta delle rampe di accesso con traiettorie tali da renderne rischioso l’attraversamento anche alle autovetture. Tutto ciò rappresenta una grave penalizzazione per l’intera Zona Industriale di Chiano in quanto il ponte di Via Galilei ne costituisce uno degli accessi più importanti soprattutto dopo la soppressione del passaggio a livello di Via Chiano.
L’Amministrazione Semplici ha immediatamente accusato la precedente giunta di aver approvato un progetto già sbagliato in partenza attribuendole tutte le responsabilità di quest’opera. E’ singolare e, a nostro giudizio discutibile, che per fare questo tipo di propaganda si sia utilizzato il giornalino del Comune, pagato da tutti i cittadini.
Obiettivo Comune ha cercato di ricostruire l’intera vicenda partendo dall’inizio e dai documenti ufficiali. E’ singolare che per ottenere dal Comune documenti che avrebbero dovuto essere sui tavoli dell’ufficio tecnico da tempo, i Consiglieri di opposizione abbiano dovuto aspettare dei mesi e alla fine siano dovuti ricorrere alla minaccia di far intervenire i Carabinieri.
La ricostruzione di Obiettivo Comune è stata illustrata ai cittadini ed alle imprese della zona nel corso di un’assemblea pubblica lo scorso mese di marzo ed è visibile a tutti sul nostro sito internet. Ripercorrendo le tappe della vicenda non abbiamo voluto accusare nessuno in particolare, né esentarci da colpe di alcun genere, come invece fa la giunta Semplici ogni volta che si tocca questo argomento. Abbiamo semplicemente cercato di fare chiarezza evidenziando che in tutto l’iter di quest’opera ci sono state senza dubbio delle carenze dal punto di vista tecnico. A nostro giudizio, prima della effettiva costruzione si poteva ancora intervenire, ma non è questo il punto.
Il punto è che oggi ci troviamo con un ponte non adatto all’uso per il quale era stato pensato, che presenta dei punti di particolare rischio per chi lo attraversa e, soprattutto, penalizzante per l’attività delle imprese che operano in quella zona.
Dal confronto con i cittadini e gli imprenditori è emersa una possibile soluzione che consiste nell’allargamento del ponte con l’aggiunta di una corsia dal lato Certaldo. Comprendendo che si tratta di un’opera abbastanza onerosa e che richiede tempo per la progettazione ma che è sicuramente alla portata del comune di Barberino, abbiamo presentato una mozione con la quale si impegnava l’Amministrazione a vincolare fin da ora la fascia di terreno necessaria all’allargamento (atto praticamente a costo zero per il Comune e fattibile in tempi brevissimi) e successivamente a procedere alla progettazione dell’allargamento stesso. Una petizione popolare con le firme di molte imprese e cittadini della zona chiede la stessa cosa.
Ebbene, nel corso del Consiglio Comunale di giovedì 10 maggio, la maggioranza ha respinto tale mozione dicendo che si trattava solo di una strumentalizzazione politica da parte di Obiettivo Comune e rifugiandosi in una ennesima stizzosa e arrogante ricostruzione che scaricava ancora una volta tutte le responsabilità sull’Amministrazione Bazzani e dando per scontato che l’allargamento del ponte avrebbe un costo spropositato per il Comune senza portare nessun elemento tecnico-economico al riguardo.
Ci chiediamo: chi è che ha fatto di questa vicenda un uso strumentale a fini politici? Obiettivo Comune, che di fronte ad un problema esistente si confronta con i cittadini e propone un possibile percorso di risoluzione il cui primo atto non costa niente all’Amministrazione? Oppure la vera strumentalizzazione politica è quella del Sindaco e della sua maggioranza che pur di poter accusare l’avversario politico preferiscono lasciare il problema irrisolto?
La cosa paradossale è che anche il Sindaco ha riconosciuto che l’allargamento è l’unica soluzione possibile e che la variante necessaria a vincolare il relativo terreno sarà comunque fatta prossimamente.
Può sembrare che, alla fine, verrà fatto lo stesso quello che la mozione proponeva.
Ci sono però due differenze fondamentali che dobbiamo sottolineare:
La prima: se la mozione fosse stata approvata dal Consiglio Comunale sarebbe stata vincolante per l’Amministrazione mentre quella del Sindaco è per ora solo una vaga promessa (che comunque giunge solo dopo che Obiettivo Comune ha parlato di allargamento del ponte)
La seconda: la giunta e la sua maggioranza hanno dimostrato che nella loro azione amministrativa vengono prima le conseguenze “politiche” delle decisioni piuttosto che le reali necessità dei loro amministrati e che solo casualmente le due cose possono coincidere. Quindi le promesse della Giunta perdono di qualsiasi credibilità potendo in qualsiasi momento essere modificate per interessi politici anche in contrasto con quelli dei cittadini.
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